IEO-IDECO: diffondere il libro occitano
Nel cuore dell’Istituto di Studi Occitani, IDECO è il settore specializzato nella distribuzione del libro occitano. Oltre a pubblicare una trentina di libri all’anno, offre un’ampia scelta di libri di altre case editrici. Il catalogo è molto diversificato, poiché propone libri per giovani, saggi ma anche opere pedagogiche come dizionari, lessici e vari metodi di apprendimento, senza contare i romanzi, la poesia, il teatro. IDECO si occupa della (…)
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L’Occitan, qu’es aquò ? - Italiano
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Libri, dischi, video in occitano
11 mai 2012 -
Quali media per l’occitano?
11 mai 2012Radio, stampa scritta e televisione, lo spazio accordato all’occitano è a geometria variabile.
La stampa scritta
A partire da un secolo e ancora oggi, esistono relativamente molti periodici letterari in occitano con uscite trimestrali o bimestrali. Tra i più anziani, si possono citare Réclams o Òc. Sui quotidiani dei grandi gruppi di stampa la lingua occupa uno spazio limitato ed è talvolta confinata in un registro minore. A partire dal 1995 esiste un settimanale d’attualità interamente (…) -
L’IEO è la parola e l’azione
11 mai 2012Tutti coloro che attualmente fanno parte dell’IEO si adoperano affinché all’occitano venga assegnato il posto che spetta a una grande lingua europea. È per questo che l’IEO è in prima linea nel rivendicare più spazio per l’occitano nella vita pubblica, nei media e nell’insegnamento. L’IEO è anche l’impegno quotidiano di ognuno dei suoi membri in favore di una cultura occitana che, a dispetto della sua storia millenaria, sia viva e contemporanea, creatrice e innovatrice. L’IEO è la volontà (…)
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La letteratura occitana oggi
3 mai 2012Dopo il 1945, la letteratura occitana non vive soltanto nel ricordo delle glorie passate, dai trovatori del Medioevo al Félibrige mistralenco, passando attraverso i poeti dei secoli XVI e XVII.
Nel campo poetico, espressione letteraria occitana quasi esclusiva fino al secolo XIX, le figure di Max Rouquette, Bernard Manciet, Max-Philippe Delavouët o Marcelle Delpastre hanno saputo illustrare la diversità e la voce alta della poesia occitana contemporanea, senza dimenticare l’esigenza di (…) -
Una lingua per parlare e mangiare
3 mai 2012Dove stanzia un popolo si cristallizzano delle abitudini. Di queste abitudini due sono assolutamente identitarie e sono espresse dalla bocca : parlare e mangiare. Tutto il territorio occitano corrisponde a questa analisi, troveremo delle similitudini di lingua e cucina dalla Guascogna alla Provenza.
Ma la specificità occitana, pur nell’incredibile diversità del suolo e dei rilievi, nell’indulgenza del clima, è quella di essere una terra di comunicazione e di scambio. Già in epoca preromana (…) -
Tre figure storiche che hanno lasciato un’impronta in Occitania
3 mai 2012Guglielmo IX di Poitiers (1071 – 1127)
La forma occitana del suo nome è Guilhem de Peitius. Conte di Poitiers sotto il nome di Guglielmo VII e poi duca d’Aquitania e di Gascogna, è anche il primo poeta conosciuto in lingua occitana. Nella sua corte si sviluppa e si diffonde l’arte dei trovatori che perdurerà e trasmessa in tutta l’Europa. In effetti, sua nipote, Alienor d’Aquitania accoglierà nella sua corte i più grandi trovatori, quali Bernat de Ventadorn. Il re Riccardo Cuor di Leone, (…) -
Trasmettere la lingua per farla vivere
2 mai 2012Trasmettere la lingua é anzitutto parlarla coi propri figli . Nel ricordare questa evidenza attestiamo che nel caso dell’Occitano, quasi più nessuno conserva questa abitudine al di fuori di una piccola schiera di militanti. E intanto la trasmissione della lingua in famiglia è facile per chi volesse darsene i mezzi. Qualche dato statistico
Secondo un’inchiesta condotta dll’INSEE (il più insigne centro statale di ricerca sui comportamenti in Francia) nel 1999 sarebbero 610 000 le persone (…) -
La tradizione orale occitana
2 mai 2012Lo spazio occitano ha conservato sino ai giorni nostri un corpus di canti, racconti, storie e leggende che furono in parte raccolti a partire dal XIX secolo, e di cui restano ancor oggi numerose testimonianze, ora registrate su supporto numerico. Il raccolte di Montel e Lambert per il Languedoc, di Félix Arnaudin per la Grande Lande, di Jean-François Bladé per la Guascogna e l’Agenais, o ancora di Damase Arbaud per la Provenza, sono oggi completate dai lavori di numerose strutture. Il (…)
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La denominazione "Òc per l’occitan"
2 mai 2012Se tendete l’orecchio sicuramente sentirete parlare Occitano nelle piazze dei villaggi, il giorno di mercato,o nella vita di tutti i giorni. Ma non ci nascondiamo che l’uso dell’occitano nella vita sociale è in forte calo. Questo riflusso è pertanto recente. Il marchio "Òc per l’occitan" è stato creato dall’Ofici per la lenga insieme all’Institut d’Estudis Occitans per rivitalizzare l’uso dell’occitano nella vita comune e nel quotidiano.
Come riconoscere questo marchio?
Esso è messo in (…) -
I diversi generi della produzione artistica occitana
2 mai 2012Creativo, l’artista occitano lo è molto ed è soprattutto in ambito musicale che questa produzione creativa è abbondante. I generi musicali abbordati sono i più vari, a cominciare dagli stili internazionali come il rock, il reggae, il rap, fino a uno stile particolare, legato agli strumenti utilizzati e al patrimonio culturale sempre presenti anche dietro i testi più banali e legato alla rivendicazione linguistica. La rivendicazione d’un miglior riconoscimento della lingua regionale è un tema (…)